martedì 3 luglio 2007

SI RECLICLANO E CADONO SEMPRE IN PIEDI


POLICORO – Il conto alla rovescia partirà oggi pomeriggio alle 17.30 quando il sindaco Serafino Di Sanza (per il Partito Democratico) comunicherà le sue dimissioni al Consiglio comunale, con un atto solenne. Da stasera in poi ci saranno venti giorni, termine perentorio fissato dalla legge, per “disinnescare” la miccia autodistruttiva, dal punto di vista politico, s’intende, che il primo cittadino del Comune più importante della costa jonica lucana, ha voluto accendere perché “gli egoismi e gli interessi di parte di un partito della maggioranza, (i Ds, ndr) hanno reso difficile andare avanti”. La “bomba” delle dimissioni del sindaco Di Sanza, può essere disinnescata soltanto da lui, con un ritiro formale dell’atto stesso. Chiaro che, perché ciò avvenga alcune cose dovranno cambiare. Per forza. E tra queste c’è qualche assessore, ovviamente dei Ds, sulla graticola già da tempo. Ma a cambiare potrebbe essere anche la composizione della maggioranza. Cosa che nel governo regionale è appena accaduta, per cui non si capisce perché un fatto analogo non possa verificarsi anche a Policoro. Che il centro sinistra che amministra la città avesse dei problemi di tenuta politica era risaputo da tempo, ma l’assenza del capogruppo Rocco Di Matteo e del consigliere Giuseppe Arcuri, nel consiglio comunale dello scorso 29 giugno, che ha impedito alla maggioranza di essere tale, causando l’interruzione dell’assise per mancanza del numero legale, dopo l’abbandono dell’aula della minoranza, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Così aperte le danze ora tutto diventa possibile, anche l’ingresso in maggioranza dei consiglieri comunali di Progresso civico Alessandro Razzante e Felice D’Amato, futuri inquilini del partito democratico. Proprio quest’ultimo interpellato dal Quotidiano si è detto possibilista: “oggi c’è una situazione di crisi politica-amministrativa e di conseguenza anche economica per l’Ente. Per tale motivo – ha detto D’Amato - è normale che un amministratore al momento in cui viene chiamato ad assumersi delle responsabilità lo faccia nell’interesse della comunità. Ciò significa che se da un lato il sindaco cerchi nuove maggioranze allargando a forze moderate, è altrettanto giusto per le forze moderate presenti all’interno del consiglio comunale, partecipare agli inviti ed agli incontri che scaturiranno.” Con l’ingresso di due consiglieri comunali nella maggioranza, casi come quello di venerdì scorso non dovrebbero capitare più, qualcuno ci sta pensando. Questa ipotesi non dispiace nemmeno al presidente autosospeso della Margherita cittadina Rocco Di Leo, nonché vicesindaco di Policoro : “si tratterebbe di un fatto fisiologico è l’evoluzione della politica, se lo ha fatto il governo Prodi (Follini, Italia Di Mezzo ndr) e De Filippo (Antonio Di Sanza e Antonio Flovilla, Idm, ndr) perché non potrebbe farlo Serafino Di Sanza? Sulla questione in corso, - ha concluso - noi diamo pieno sostegno al sindaco.” E il sindaco? Lo abbiamo incontrato come sempre in municipio al lavoro, abbastanza sereno, ma determinato: “ mi prenderò qualche giorno di riflessione, andrò fuori da Policoro. Per fare il sindaco – ha detto Serafino Di Sanza – ho messo da parte impegni personali e familiari. Per cui se non devo poter essere libero, non è il caso che io stia ancora qui. Con questo – ha concluso - non voglio ricattare nessuno, ma ho sempre ragionato per far comprendere ai Ds le mie idee.” Stavolta è lui che vuole dettare le condizioni. E i Ds? Ieri sera alle 20 si sono riuniti per “lavare i panni sporchi in casa”.

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